Legambiente Sicilia contro la rimodulazione delle piante organiche e la cancellazione delle competenze delle Soprintendenze

Con il via libera definitivo alla riorganizzazione dei Dipartimenti Regionali, in Sicilia si assesta un ulteriore duro colpo alla tutela dei beni culturali.

“Il governo Musumeci – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – con un semplice atto amministrativo, cancella, di fatto, una legge, la numero 80 del 1977, innovativa e all’avanguardia che è stata considerata un modello anche dal Ministero della Cultura. Dopo la rimodulazione del sistema dei parchi archeologici, avvenuta solo qualche mese dopo la tragica morte dell’assessore Sebastiano Tusa che stava lavorando in altra direzione, quasi per un tragico scherzo della sorte, arriva la riorganizzazione dei Dipartimenti, proprio il 10 marzo, “Giornata dei beni culturali siciliani” che ricorre ogni anno in sua memoria. Condividiamo pertanto l’appello di Italia Nostra e quello delle tante voci che esprimono indignazione per l’ennesimo schiaffo al sistema di gestione e alla svendita delle competenze dei professionisti del settore. Legambiente annuncia che metterà in campo ogni utile azione, anche legale, per bloccare questa ennesima riorganizzazione che dimostra, ancora una volta, la visione miope del governo regionale nei confronti della gestione, tutela e valorizzazione dei nostri beni culturali”.