Bonus braccianti agricoli da 800 euro: ecco a chi spetta

Varato nel Decreto Sostegni Bis il bonus braccianti agricoli. Ecco a chi spetta, a quanto ammonta e come richiederlo.

“Braccianti agricoli e pescatori potranno contare su una indennità una tantum. A tutti gli operai agricoli a tempo determinato che nel 2020 abbiano svolto almeno 50 giornate di lavoro sarà riconosciuto un bonus di 800 euro, per uno stanziamento complessivo di ben 448 milioni. Un aiuto esteso, come da noi fortemente richiesto, anche a favore dei pescatori autonomi, compresi i soci di cooperative, che esercitano professionalmente la pesca in acque marittime, interne e lagunari a cui spetterà una indennità una tantum pari a 950 euro, con uno stanziamento di 4 milioni di euro totali”. Lo dichiara la deputata Anna Bilotti, esponente M5S in commissione Agricoltura a seguito dell’emanazione del Consiglio dei ministri del decreto Sostegni Bis.

“Quella dei braccianti agricoli è stata una delle categorie che, eroicamente, ha continuato a lavorare in tutto il periodo del lockdown, nonostante i leciti timori di contrarre il Covid-19, e garantendo l’approvvigionamento di cibo di qualità sulle tavole di tutti gli italiani – prosegue – Nonostante ciò, nel 2020, si è registrata una flessione delle giornate lavorative. Analoga situazione l’hanno vissuta i pescatori, principalmente a causa della chiusura delle attività ristorative. Plaudiamo, pertanto, a queste due misure che, come MoVimento 5 Stelle, avevamo fortemente auspicato, rispondendo alle richieste dei sindacati agricoli e della pesca” conclude.

Per ottenere il bonus braccianti agricoli, i lavoratori non devono essere titolari di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, fatta eccezione per il contratto di lavoro intermittente senza diritto all’indennità di disponibilità; non devono avere una pensione. Il bonus, che non concorre a formare reddito, è incompatibile con il Reddito di cittadinanza e col Reddito di Emergenza.

La domanda per l’indennità è presentata all’INPS entro il 30 giugno 2021 tramite modello di domanda predisposto dal medesimo Istituto e presentato secondo le modalità stabilite dallo stesso. L’INPS provvede al monitoraggio del rispetto del limite di spesa e comunica i risultati di tale attività al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al ministero dell’economia e delle finanze. Qualora dal monitoraggio emerga il verificarsi di scostamenti, anche in via prospettica, rispetto al predetto limite di spesa, non sono adottati altri provvedimenti concessori.