Tortorici, chiusa la sede del giudice di pace. Bernardette Grasso: “Una miope scelta istituzionale”

“Trovo ingiusto oltre che immotivato dal punto di vista dell’amministrazione locale della giustizia, che a Tortorici si proponga da Roma la chiusura della sede del giudice di pace, che garantisce un efficiente servizio anche ai Comuni limitrofi. Sarebbe un torto inqualificabile, specie verso i cittadini che già soffrono l’enorme distanza per raggiungere il tribunale più vicino. Sollecitata dai sindaci del comprensorio, con a capo il primo cittadino di Galati Mamertino, Vincenzo Amadore, chiederemo un incontro al Ministro della giustizia, Marta Cartabia, affinché possa rivedere la posizione assunta nei confronti di un territorio che ne sarebbe fortemente penalizzato. Ricordo che il palazzo che ospita gli uffici del giudice di pace di Tortorici è di proprietà ministeriale, quindi non ci sono spese di fitto. Mentre per le spese di gestione, i Comuni che usufruiscono del servizio sarebbero disponibili a sostenerle, visto che si tratta di poche migliaia di euro. Parliamo di un fiore all’occhiello locale, con un’alta percentuale di gradimento da parte dell’utenza e dagli addetti ai lavori. Un vero presidio di legalità la cui chiusura è una miope scelta istituzionale. Piuttosto sia tutelato”. Lo afferma la deputata di Forza Italia all’Ars, Bernardette Grasso, annunciando che chiederà un incontro col ministro delle Giustizia, Marta Cartabia.