Precari la Cgil Funzione Pubblica di Messina sollecita gli Enti locali ad attivare o proseguire le stabilizzazioni

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La Cgil Funzione Pubblica di Messina, con la presente nota, in applicazione dell’art. 4 del D.L. 101 convertito nella Legge 125/2013, così come modificato dalla Legge di Stabilità Nazionale n. 147/2014 e recepito in Sicilia dall’art. 30 della L.r. n. 5/2014, sollecita tutti gli Enti Locali ad attivare o proseguire i processi di stabilizzazione del proprio personale precario, sia esso titolare di contratto a tempo determinato o utilizzato in ASU.
A tal proposito, si comunica, che è in pubblicazione sulla GURS, una circolare esplicativa di tale procedura di stabilizzazione, a firma della D.ssa Corsello – dirigente generale dell’assessorato regionale alla famiglia, servizi sociali e lavoro – la quale definisce tempi, criteri e modalità di applicazione della menzionata normativa nazionale e regionale, che di seguito, come Fp Cgil, si vuole così riassumere:
1. “Riapertura del termine per la definizione dei percorsi di stabilizzazione” facendo salve, “naturalmente”, le procedure riferite alla Legge Regionale 24/2010, “avviate o concluse” entro la data del 31/12/2012;
2. Proroga triennale degli attuali contratti a tempo determinato, fino e non oltre la data del 31.12.2016, al fine di porre in essere la speciale normativa nazionale di stabilizzazione;
3. Proroga annuale fino e non oltre il 31/12/2014 , per i soli Comuni in deroga che, nell’anno 2013, non hanno rispettato il patto di stabilità interno;
4. Si fa notare, inoltre, ad alcuni Enti e pseudo sindacati autonomi, i quali, propongono la proroga solo di un anno degli attuali contratti a tempo determinato, che, come evidenziato dalla Circolare n. 5/2013 del Dipartimento Funzione Pubblica, “le Amministrazioni che hanno le condizioni per operare il reclutamento speciale ma non lo avviano non possono prorogare i rapporti di lavoro del personale a tempo determinato avvalendosi della disciplina prevista dall’art. 4, comma 9 del D.L. 101/2013”, cioè, per gli Enti che non hanno sforato il patto di stabilità e non aderiscono alla speciale procedura di stabilizzazione, la proroga sarà solo per l’anno 2014 e non fino al 31/12/2016;
5. Previsione della trasformazione a tempo indeterminato dei contratti di categoria “A” e “B” (scuola dell’obbligo) per i quali, il reclutamento, avviene attraverso l’applicazione dell’art. 16 della legge 56/87 (chiamata diretta);
6. Concorsi per le categorie “C” e “D” (diploma o laurea), con riserva del 50% dei posti disponibili ai precari in servizio presso l’Ente, e/o con procedure concorsuali aperte valorizzando la professionalità acquisita presso il medesimo Ente;
7. Oltre alla proroga triennale,fino al 31/12/2016, i lavoratori ASU, hanno acquisito il diritto alla stabilizzazione a tempo indeterminato ai sensi del comma 5 dell’art. 30 L.r. 5/2014, sia essi provenienti dal fondo nazionale che regionale, tale diritto, può essere esercitato in subordine rispetto ai titolari di contratto a tempo determinato in forza presso l’Ente;
8. Il complesso delle spese correnti per il personale precario viene calcolato al netto del contributo erogato dalla Regione, quindi per il solo 10% del costo complessivo per i Comuni con popolazione al disotto dei 15 mila abitanti del 20% per i rimanenti comuni;
Inoltre, entro 15 gg dalla pubblicazione della menzionata circolare regionale, sarà predisposto un Elenco Regionale di tutti i lavoratori appartenenti al regime transitorio dei lavori socialmente utili, sia statale che regionale (contrattisti ex L.r. 85/95, ASU fondo nazionale e circolare 280 e 331), i quali, dovranno presentare apposita istanza presso i propri Enti d’utilizzo, per essere inclusi in un’unica graduatoria regionale utile per la copertura dei posti disponibili, sia per le cat. A e B, i quali, ai sensi dell’art. 16 L.56/87, possono essere assunti direttamente per chiamata diretta, mentre per le categorie C e D pur confermando il loro inserimento nell’elenco regionale , il reclutamento , rientrante nel regime speciale ed è quindi subordinato alla previsione di una quota riservata alle stabilizzazioni non superiore al 50% della complessiva dotazione finanziaria relativa agli anni 2013, 2014, 2015, 2016, stante che la rimanente pari quota va destinata all’accesso dall’esterno.

Pertanto, la CGIL Funzione Pubblica, chiede operativamente e prioritariamente, alle Amministrazioni Comunali di:
Prorogare fino al 31/12/2016 gli attuali contratti a tempo determinato e l’utilizzo dei lavoratori ASU in forza presso l’Ente;
Modificare, la dove non è stato fatto, la dotazione organica e deliberare un nuovo piano triennale delle assunzioni, programmando entro il 31/12/2016, l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori precari utilizzati con contratti a tempo determinato;
E soprattutto, così come sostenuto, in solitario, dalla sola FP CGIL, ma “naturalmente” richiamato e sottoscritto dall’avv. Anna Rosa Corsello – dirigente generale dell’Assessorato Regionale al Lavoro – nella Circolare del 03/02/2014, la dove si chiarisce che tutti gli Enti che avevano avviato o concluso entro la data del 31/12/2012 le procedure di stabilizzazione del proprio personale precario, ai sensi della Legge Regionale n. 24/2010, possono proseguire e completare tale procedura entro e non oltre 31/12/2016 (trasformazione dei contratti a tempo indeterminato per le cat. A e B, pubblicare i bandi di concorso e/o gli elenchi dei vincitori di concorso con validità triennale per le cat. C e D, etc.) e soprattutto CHIEDERE alla Regione, la conferma del CONTRIBUTO QUINQUENNALE pari all’80% o al 90% del costo annuale dei contratti part-time a 24 h ed a tempo indeterminato.
Messina, 07/02/2014
Fp CGIL Comp. Mercato del Lavoro-Precariato Il Segretario Generale FP CGIL Messina
Nino Pizzino Clara Crocè