Orlandina Basket Il Play americano Mays «sapevo di poter far bene »

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La conferenza stampa di rito prima della gara Orlandina-Napoli ha stavolta riservato delle sorprese. Non si è, infatti, svolta come di consueto nella sala stampa “Di Noto”, ma nella nuovissima area stand del PalaFantozzi. Appena finiti i lavori di restyling, lo storico palazzetto si presenta oggi accogliente e funzionale. La seconda sorpresa, invece, siede tra Coach Gianmarco Pozzecco e D’wayne Mays: è il primogenito di Mays, Keddric jr.
Il primo a parlare è Gianmarco Pozzecco: «Ci auguriamo di giocare l’ennesima buona gara. Napoli è sicuramente è un’ottima squadra, dovremo fare attenzione e restare concentrati per tutta la gara. Un altro nostro obiettivo è quello di rivedere il PalaFantozzi pieno. Mi auguro che Capo d’Orlando risponda presente e venga tanta gente a incitare i ragazzi domenica».
A Forlì ne ha messi 31, ma in tutte e cinque le gare giocate con la canotta dell’Orlandina ha fatto sentire la sua presenza in fase di realizzazione e costruzione di gioco, D’wayne Mays si è integrato perfettamente nell’universo Orlandina: «Sapevo che avrei potuto dare il mio contributo per aiutare questa squadra – dichiara Mays in conferenza – Certo, non mi aspettavo di ottenere cinque vittorie di fila, ma qui ci sono ottimi passatori e realizzatori, sapevo che avrei potuto fare bene». Mays conosce il campionato italiano perché prima della parentesi in Bosnia con il KK Igokea, ha vestito per un anno i colori della Givova Scafati: «Una delle differenze tra l’altra esperienza in Italia, a Scafati, e quella che sto vivendo oggi a Capo d’Orlando, sta nella qualità della vita – sostiene l’atleta statunitense – A Capo c’è il mare, il clima è ottimo, è un piccolo paese ma davvero grazioso, mi trovo molto bene. Per quanto riguarda la mia professione, qui forse ci sono meno pressioni e poi qui c’è anche coach Pozzecco. Coach Poz mi lascia giocare come mi piace, nel modo in cui mi esprimo meglio». Da qualche giorno circola nel web un video in cui il figlio di Mays propone uno schema a Pozzecco: «Mio figlio si diverte qui e io sono felice per lui – conclude l’ex Scafati – In tanti hanno visto il suo video? Spero che fra dieci anni sia famoso allo stesso modo e possa venire a giocare in Italia, magari qui all’Orlandina».

Ufficio Stampa Orlandina Basket