La Procura di Catania scagiona AstraZeneca: “Il poliziotto deceduto rientrava nelle categorie per le quali è raccomandata la somministrazione di un diverso vaccino”.

Nella nota tuttavia il procuratore Zuccaro sottolinea che “la fermezza di tale convinzione è dimostrata dal fatto che lo scrivente e la stragrande maggioranza dei magistrati e del personale di questo ufficio si sono recati a ricevere la somministrazione del vaccino” AstraZenaca quando l’inchiesta era già aperta.Secondo le indagini portate avanti è emerso come dalla storia clinica di Davide Villa risulta che il poliziotto rientrava nelle categorie per le quali è raccomandata la somministrazione di un diverso vaccino. 

“I  primi accertamenti medici effettuati – si legge nella nota della procura – seppur parziali rispetto ai quesiti proposti, consentono tuttavia di affermare che, in base alle caratteristiche genetiche riscontrate in relazione ai quesiti proposti, non sussistono fattori genetici predisponenti ad eventi trombotici a carico del Villa, mentre invece dalla storia clinica pregressa dello stesso risulta che questi rientrava nelle categorie per le quali è raccomandata la somministrazione di un diverso vaccino”.

“Ciò tuttavia – sottolinea il procuratore di Catania – non comporta di per sé l’esistenza di un nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino di Astrazeneca e il decesso del Villa, valutazione per la quale sono necessari numerosi altri accertamenti di competenza, come si è detto, di altra Procura”.

“Altri accertamenti – conferma il procuratore Zuccaro – sono in corso da parte di questo Ufficio sulle componenti del lotto del vaccino somministrato al Villa e ad altro paziente attualmente in cura per eventi trombotici al fine di verificare le modalità di conservazione e trasporto del lotto da cui sono stati prelevati i vaccini in questione e se per determinati soggetti con caratteristiche genetiche o con storie cliniche particolari tali componenti possano rappresentare un rischio”.

Davide Villa, poliziotto 50enne in servizio all’Anticrimine di Catania, è morto il 6 marzo scorso dopo l’inoculazione del vaccino. La procura di Catania aveva aperto un fascicolo di indagine poiché al poliziotto sarebbe stata somministrata una dose proveniente dallo stesso lotto di cui l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo su tutto il territorio nazionale.