La caccia può aprire in Sicilia, nuovo calendario della Regione

Amara sorpresa per le associazioni ambientaliste che avevano esultato per la decisione del Tar di Catania di sospendere il calendario venatorio della Sicilia. La caccia adesso può riaprire visto che il calendario è stato corretto con le prescrizioni dell’Ispra.
Dopo il decreto del TAR, che ha sospeso la caccia e adeguandosi al parere dell’Ispra, la Regione Siciliana corre ai ripari ed emana un nuovo Calendario venatorio. L’atto, firmato dall’assessore all’Agricoltura Toni Scilla, cambia nuovamente le carte in tavola e riapre la caccia. Insomma: da sabato scatterà proprio la pre apertura, prevista anche domenica 5, sabato 11 e domenica 12 settembre.

In questi giorni si potrà andare a caccia solo del colombaccio e del coniglio selvatico. Tutte le altre specie animali si potranno cacciare dal 19 settembre, data in cui è prevista l’apertura generale della stagione venatoria, che andrà avanti fino al 31 gennaio. Alcune specie, però, si potranno cacciare a partire dal 2 ottobre, come suggerito sempre dall’Ispra. Il Consiglio siciliano della caccia, ovviamente, “accoglie favorevolmente il provvedimento dell’assessore Scilla, rispettoso delle leggi regionali e nazionali di settore e anche del parere dell’Ispra”. Le associazioni animaliste e ambientaliste, di contro, chiedono “subito un incidente di esecuzione al presidente Tar Catania”. E minacciano anche la “trasmissione degli atti alla Corte dei Conti e alle Procure”.

Il Presidente del Tribunale Amministrativo regionale della Sicilia, sezione di Catania, con decreto n. 499/21 (ric. n. 1366/2021) aveva sospeso il Calendario venatorio della Regione Siciliana (emanato a sua volta con decreti dell’Assessore all’agricoltura n. 37/GAB del 26 luglio 2021 e n. 45/GAB del 24 agosto 2021). Ne consegue che la caccia era stata immediatamente sospesa su tutto il territorio regionale almeno fino al 1° ottobre, data indicata da ISPRA (Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale) nel suo parere rilasciato alla Regione ma da questa non accolto. Ora però la delusione delle associazioni animaliste è forte e si dichiarano pronte a dare battaglia a suon di carte bollate.