Concorso centri per l’impiego: caos sulla valutazione dei titoli

Giovedi 20 Ottobre, dopo 5 mesi di attesa, è stata pubblicata la tanto attesa graduatoria del profilo Istruttore amministrativo contabile: 176 posti; del concorso CPI Sicilia ( “Concorso pubblico per l’assunzione di 537 unità di personale categoria D per il potenziamento dei Centri per l’impiego della Sicilia”) concorso nel quale molti siciliani (1500 gli idonei) avevano riposto la fiducia per avere la tanto agognata stabilità.

“Purtroppo però – afferma in una nota Irene Strazzeri, che si sta facendo promotrice del comitato idonei concorso Cpi Sicilia – un’amara sorpresa è toccata ad alcuni idonei”.

L’algoritmo usato dalla Ripam/Formez per calcolare il punteggio ha valutato due volte le lauree 3+2, dando un punteggio alla laurea triennale (1 punto come da bando ) e un punteggio separato alla laurea magistrale (1,5 come da bando) mentre alle laurea a ciclo unico è stato riconosciuto solo 1,5 punti. Il sistema ha, quindi, effettuato erroneamente un calcolo delle lauree a numero incurante dei crediti, infatti è universalmente noto che le laurea a ciclo unico quali ad esempio Giurisprudenza o Medicina hanno gli stessi crediti totali di una qualsiasi laurea magistrale 3+2.

“Tutto ciò – continua il comitato – ha portato un grave pregiudizio ai possessori di lauree a ciclo unico che si sono visti sorpassare in graduatoria da chi ha una laurea 3+2 e ovviamente anche a chi in possesso del solo diploma titolo di accesso previsto per il profilo in oggetto. Lo stesso errore è stato fatto in passato da Ripam/Formez per il concorso UPP (Ufficio del Processo ) del 2021 e tale discrepanza è stata oggetto di revisione da parte del Tar LAZIO che con la sent.4162/2022 ha riconosciuto il pari valore delle lauree magistrali e di quelle a ciclo unico equipollenza per altro facilmente deducibile dalle tabelle miur. Tutto ciò fa presagire anche per questo analogo caso del concorso CPI SICILIA una pioggia di ricorsi che rallenteranno ulteriormente una procedura che va avanti da mesi fra mille disguidi, quali; domande del compito annullate con punteggi prova revisionati dopo mesi, prove suppletive per i malati di Covid tenute dopo tre mesi e infine questa ultima novità sul punteggio mal attribuito alle lauree”.