Ars : Resoconto della V commissione Lavoro del 7 Marzo . “La platea dei precari Asu chiede di conoscere quando saranno avviate le procedure di stabilizzazione”

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Di seguito il resoconto della seduta della V Commissione Lavoro dell ‘ Ars, svoltasi il 07 marzo con oggetto:

Audizione del Presidente della Regione e del dirigente
generale del Dipartimento regionale del lavoro, dell’impiego,
dell’orientamento, dei servizi e delle attività formative in
merito alle problematiche relative al personale Asu.

 

 

Presidenza del Presidente onorevole Marcello Greco

La seduta inizia alle ore 11.34.

Il PRESIDENTE dichiara aperta la seduta e passa alla
trattazione del primo punto all’ordine del giorno recante
Audizione del Presidente della Regione e del dirigente
generale del Dipartimento regionale del lavoro,
dell’impiego, dell’orientamento, dei servizi e delle
attività formative in merito alle problematiche relative
al personale Asu .

Il PRESIDENTE comunica che l’on. Fontana sostituisce l’on.
Lo Sciuto e che l’on. Turano sostituisce l’on. La Rocca
Ruvolo.

Il PRESIDENTE dà la parola a coloro che ne hanno fatto
richiesta.

Il sig. Rosario GRECO, coordinatore prov.le Confintesa,
rivela che circa dieci lavoratori hanno ricevuto dall’Inps
una richiesta di ripetizione di denaro. Aggiunge che tale
richiesta non è corredata da adeguate spiegazioni.
Specifica che sulla mensilità arretrata di gennaio è già
stata operata una ritenuta sebbene non sia scaduto il
termine assegnato dallo stesso istituto per il pagamento
della restituzione. Ritiene che si tratti di un abuso nei
confronti di soggetti deboli. Lo paragona ad una sorta di
pignoramento anomalo disposto unilateralmente. Afferma che
l’Inps non ha risposto alle richieste di chiarimenti.
Domanda all’Assessorato se vi sono notizie in proposito.
Conclude ricordando che i lavoratori vantano crediti per
altre somme non pagate.

La dott.ssa BULLARA, dirigente generale del Dipartimento
regionale del lavoro, dell’impiego, dell’orientamento, dei
servizi e delle attività formative, prende atto della
vicenda narrata di cui sin’ora non era a conoscenza.
Preannuncia che il tema verrà sollevato nel corso di
imminenti incontri già programmati per altri argomenti.

Il PRESIDENTE, considerato che alla seduta odierna non
prende parte l’Inps, avvisa che la prosecuzione della
discussione verrà calendarizzata con una successiva seduta
alla quale sarà invitato a partecipare anche l’Istituto di
previdenza.

Il sig. Rosario GRECO pone un altro problema riguardante
la proposta governativa di utilizzare gli Asu per
l’assistenza alle persone con disabilità gravissime.
Ritiene che tale proposta non sia stata preceduta da
adeguati chiarimenti circa il percorso che si intende
seguire. Considera grave il fatto che tale nuova proposta
di impiego non venga accompagnato da un adeguato programma
di stabilizzazione. Reputa che la proposta del Governo non
tenga conto del fatto che gli Asu sono attualmente
utilizzati per prestare servizio presso altri luoghi di
lavoro sicché non risulta comprensibile come possano
essere adibiti anche a questa mansione. In ogni caso
sostiene che prima di poter iniziare tale attività di
assistenza ai disabili sia necessario un periodo di
adeguata formazione con la relativa certificazione delle
qualifiche acquisite. Esorta ad adottare decisioni
ponderate poiché l’ausilio ai disabili è un’attività
delicatissima. Teme che l’improvvisa proposta del Governo
regionale possa essere strumentalmente adoperata per
sferrare un nuovo attacco ad una categoria già vessata.
Sostiene che dalla stampa trapela una certa idea che mira
a descrivere gli Asu come un peso per la Regione. Avverte
che nessuno può essere minacciato di allontanamento dal
bacino in caso di rifiuto di svolgere un’attività in
mancanza di un’adeguata formazione. Sferra un duro attacco
al Governo regionale guidato dall’on. Rosario Crocetta.
Ribadisce che gli Asu svolgono alacremente il proprio
lavoro. Evidenzia che l’assistenza ai disabili
nell’interesse dei medesimi non può essere affidata
mediante scelte improvvisate.

Il sig. MALLIA, rappresentante associazione Asu Sicilia,
reputa la proposta del Governo regionale di adoperare gli
Asu per l’assistenza ai disabili gravissimi come risposta
mediatica del Presidente della Regione alle sollecitazioni
ricevute nel corso di trasmissioni televisive come le
Iene e l’Arena . Respinge l’accusa di fannulloneria che
talvolta trapela quando si discute degli Asu. Rammenta che
da novembre fino ad oggi è stata pagata una sola
mensilità. Rigetta l’idea secondo la quale possa essere
escluso dal bacino chi dovesse rifiutarsi di svolgere
un’attività difficile come quella dell’assistenza ai
disabili senza aver ricevuto una previa formazione.
Menziona l’interpello diramato dall’Assessorato regionale
della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro nel
quale si richiama una cabina di regia mai concretamente
avviata. Si domanda come un soggetto sino ad oggi avviato
a tagliare l’erba nelle aiuole dei giardini pubblici possa
essere adibito all’assistenza di un disabile gravissimo.
Segnala che la cura di un disabile richiede la capacità di
svolgere manovre delicatissime. Aggiunge che per potere
acquisire la qualifica di operatore socio-sanitario è
necessario un corso di 900 ore. Dichiara la disponibilità
della categoria ad intraprendere un percorso serio di
adibizione alla mansione dopo aver conseguito la qualifica
nell’ambito di un percorso di stabilizzazione lavorativa.
Afferma che il termine di una settimana concesso per
rispondere sia eccessivamente breve.

Il sig. BONGIOVANNI, segretario regionale Alba, sostiene
che manchi una seria progettualità. Rammenta che in
passato era stata ipotizzata la stabilizzazione della
categoria degli Asu presso la Resais. Spiega che
l’assegnazione degli Asu all’assistenza ai disabili può
rappresentare un’opportunità per coloro che abbiano già
conseguito l’attestato e che hanno svolto tale compito
nell’ambito dei programmi comunali di assistenza. Descrive
la necessità di una stabilizzazione come orizzonte del
percorso proposto. Domanda quale possa essere
l’inquadramento per coloro che accettano di rispondere
positivamente all’interpello e presso quale soggetto
presterebbero il proprio servizio. Illustra la
composizione anagrafica del bacino dove sono presenti
persone che hanno superato i 60 anni e che andrebbero
accompagnati verso la fuoriuscita mediante appositi
incentivi ben diversi da quelli difficilmente percorribili
contenuti nella recente legge n. 27 del 2016. Sostiene che
la proposta del governo Crocetta rappresenta una facile
scorciatoia per non affrontare adeguatamente le questioni.

L’on. FONTANA ritiene che il Presidente della Regione nel
corso di alcune recenti trasmissioni televisive abbia
rilasciato dichiarazioni poso lodevoli sulla Sicilia
etichettandola come Regione canaglia . Afferma che la
Sicilia non meriti tale qualificazione. Esorta tutti a
riflettere profondamente sul clima creato. Venendo alla
questione di cui si sta discorrendo, sostiene che gli Asu
non possono essere considerati soggetti di serie
inferiore, ma vanno considerati come uomini e donne dotati
di pari dignità rispetto a tutti gli altri lavoratori.
Invita il Governo a compiere scelte ponderate perché i
disabili possono essere affidati soltanto a persone che
abbiano le qualifiche e le competenze necessarie.

La dott.ssa BULLARA riassume le questioni prospettate
sintetizzandole in due ordini di richieste: la prima
consiste nella domanda di stabilizzazione lavorativa,
mentre la seconda afferisce ad una circolare emessa
dall’Assessorato. Spiega che la prima questione ha
carattere politico e pertanto la risposta spetta al
Governo. Sulla seconda questione osserva che la circolare
chiede semplicemente un’adesione su base volontaria al
programma di assistenza ai disabili gravissimi sicché
esclude che possano esservi ritorsioni di alcun genere
verso coloro che non aderiranno poiché non si tratta di
adempiere ad un obbligo. Vede l’interpello semplicemente
come un’opportunità offerta a chi volesse partecipare ad
un’attività in un settore in cui vi è bisogno di
personale. Ravvisa che già oggi vi sono diversi soggetti
che a fronte di un sostegno al reddito vengono avviati
dagli enti locali in attività di assistenza, ragion per
cui non rileva alcuna novità dirompente. Aggiunge che
verrà previsto un corso di formazione gratuito per coloro
che sono privi dell’attestato di operatore socio-
assistenziale o di operatore socio-sanitario. Rassicura
sul fatto che chi non aderirà continuerà a svolgere
l’attività attuale. Smentisce la voce secondo la quale gli
Asu siano stati tacciati di fannulloneria. Condivide
l’osservazione sulla norma inerente la fuoriuscita
inserita nella recente legge n. 27 del 2016 potrebbe
essere rivista per renderla più fruibile da parte degli
interessati.

L’on. TURANO domanda quale sia il termine di scadenza
dell’interpello.

La dott.ssa BULLARA risponde che la scadenza è stabilita
per domani 8 marzo 2017.

L’on. TURANO propone di prorogare tale scadenza di
sessanta giorni poiché l’interpello è stato emesso il
primo marzo sicché un termine così stretto sembra
escogitato appositamente per dare una risposta mediatica
alle recenti polemiche emerse nel corso di trasmissioni
televisive. Paventa il rischio che il numero esiguo di
adesioni eventualmente causato dall’eccessiva brevità del
termine possa essere speculativamente utilizzato per
accusare gli Asu di fannulloneria. Prospetta l’idea
condivisa da ampi strati delle forze politiche di
assimilare gli Asu ai contrattisti sicché ritiene che
l’interpello, cadendo nel periodo in cui si svolge la
discussione parlamentare, rischi di cambiare i termini
della questione. Invita tutti a consentire al Parlamento
di decidere in modo sereno. Ribadisce la richiesta di
prorogare il termine. Conclude osservando che il lavoro di
assistenza ai disabili può essere svolto solo dopo avere
acquisito le necessarie qualifiche nell’interesse dei
medesimi disabili.

La dott.ssa BULLARA dichiara che la misura principale
adottata nei recenti giorni dal Governo regionale in
favore dei disabili consiste nella previsione della legge
n. 4 del 2017 che destina una considerevole cifra per lo
svolgimento dell’attività di assistenza. In tale quadro
ritiene che la proposta di coinvolgimento degli Asu debba
essere intesa come misura complementare.

L’on. TURANO critica duramente il Governo Crocetta
accusandolo di fare il forte con i deboli. Afferma che gli
Asu svolgono con zelo le proprie attività e nega che essi
siano inutilizzati. Stigmatizza l’atteggiamento di chi
intende compiere speculazioni propagandistiche a fini
politici sulla presente questione.

L’on. TANCREDI appoggia l’idea dell’on. Turano di
prorogare il termine anche perché i lavoratori devono
trovarsi nelle condizioni di capire la prospettiva che
viene loro offerta e di ragionare serenamente sul proprio
avvenire. Afferma che è necessario un atteggiamento
corretto nei confronti degli Asu.

L’on. MAGGIO afferma che i lavoratori non possono essere
spinti ad adottare decisioni affrettate in assenza di un
quadro chiaro circa gli approdi occupazionali. Si associa
alla richiesta di proroga sebbene ritenga che possa essere
inferiore rispetto ai due mesi proposti dall’on. Turano.
Specifica che tale proroga è funzionale ad ottenere dal
Governo chiarimenti sul futuro occupazionale. Teme che
l’incertezza rischi di provocare il fallimento
dell’operazione con adesioni scarse o nulle.

L’on. TURANO rammenta che l’Asp di Trapani in passato ha
prospettato un percorso in modo chiaro e serio tanto è
vero che in quel caso molti Asu aderirono. Sollecita il
Governo ad agire con altrettanta serietà evitando
decisioni dettate dalle pressioni mediatiche.

La dott.ssa BULLARA chiarisce che la proroga può essere
disposta solo da una decisione politica e non
amministrativa.

Il PRESIDENTE preannuncia che verrà elaborata una proposta
di risoluzione da parte della Commissione che impegni il
Governo a prorogare il termine dell’interpello. Avverte
che presenterà in data odierna tale proposta che verrà
inserita d’urgenza nell’ordine del giorno della seduta di
domani, derogando all’ordinario termine di 48 ore a causa
dell’imminente scadenza dell’interpello.

Il sig. SARDO, coordinatore reg.le dipartimento Asu Csa,
chiede notizie sui pagamenti e sui ritardi burocratici.

La dott.ssa BULLARA spiega che non si tratta di problemi
burocratici, ma piuttosto di questioni legali: la Regione
infatti non avendo approvato il bilancio ordinario di
previsione si trova in una situazione di esercizio
provvisorio con la conseguente frammentazione della spesa
in dodicesimi. Evidenzia che, come già chiarito in una
precedente seduta, la somma annua stanziata nel capitolo
per gli Asu non è capiente per la copertura di dodici
mensilità sicché la sua suddivisione in dodicesimi è
carente rispetto all’ammontare di una mensilità. Dunque
aggiunge che per pagare le prime due mensilità è stato
necessario attingere al terzo dodicesimo recentemente
sbloccato con la proroga dell’esercizio provvisorio.

Il sig. BONGIOVANNI rammenta l’importanza di attivare i
corsi di formazione.

Il PRESIDENTE, non essendovi altri punti all’ordine del
giorno e non avendo altri chiesto di parlare, dichiara
chiusa la seduta.

La seduta è tolta alle ore 12.37.