Al via le vaccinazioni anticovid nelle imprese siciliane. Circa 90mila dosi di AstraZeneca attualmente disponibili

Da oggi Astrazeneca viene somministrato anche ai soggetti di età compresa tra i 60 ed i 79 anni che rientrano nelle categorie degli attualmente aventi diritto.
Per i soggetti trombofiliaci si applica invece quanto previsto dalle disposizioni nazionali facendo sempre riferimento alla anamnesi del medico. Secondo una stima sarebbero stati circa 11mila i cittadini siciliani ad avere rinunciato alla somministrazione del vaccino dell’azienda anglo-svedese. Ad oggi per aprile sono prenotati circa 44mila soggetti in target.
L’attuale dotazione vaccinale AstraZeneca in Sicilia è di circa 90mila dosi. È programmato un approvvigionamento settimanale – per le prossime tre settimane – di 20mila dosi a consegna.

E a proposito di vaccinazioni è stato dato il via libera alla campagna sperimentale di vaccinazione anti-Covid all’interno delle imprese siciliane insediate nelle aree industriali di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani. Stamani a Palazzo d’Orleans il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, l’assessore regionale delle Attività produttive, Mimmo Turano, il presidente di Confindustria Sicilia, Alessandro Albanese e il presidente di Confapi Sicilia, Dhebora Mirabelli, hanno firmato il protocollo d’intesa.

“Oltre 1.500 aziende – afferma il presidente Musumeci – saranno coinvolte nel piano di vaccinazione sperimentale che attueremo in base all’accordo sottoscritto con Confindustria e Confapi. E’ una grande lezione di civiltà, di prevenzione, ma anche una testimonianza di attenzione verso il mondo del lavoro e della produzione”.
Il protocollo prevede la possibilità di somministrare i vaccini direttamente nei locali aziendali o nei siti individuati delle aree industriali. Le somministrazioni dovranno essere eseguite da medici competenti, con adeguati kit medici e di pronto soccorso per eventuali reazioni allergiche. Potranno essere vaccinati, su base volontaria, i datori di lavoro e i lavoratori iscritti al servizio sanitario regionale della Regione, nel rispetto delle priorità indicate dal piano nazionale.
Saranno le associazioni datoriali firmatarie del protocollo a individuare le aree industriali che ospiteranno i siti vaccinali che diventeranno punti di riferimento per l’intero agglomerato.
I luoghi individuati dovranno essere dotati di spazi idonei che consentano accessi scaglionati e di aree di permanenza post-vaccinazione.