Guerra aperta fra cacciatori e ambientalisti, la stagione venatoria continua stop del Tar è solo parziale

La caccia resta aperta in Sicilia nonostante lo stop imposto dal Tar. Il terzo pronunciamento favorevole agli ambientalisti, infatti, ferma solo alcuni aspetti della stagione venatoria.

Dopo lo stop alla pre-apertura della caccia del 31 agosto e del 7 settembre, adesso il Tribunale amministrativo regionale sospende per la terza volta il Calendario venatorio 2021-22, emanato dall’Assessore regionale all’agricoltura Toni Scilla scrivevano ieri gli ambientalisti.

Con ricorso proposto prima innanzi al TAR Catania, poi riassunto dinanzi al TAR Sicilia, sede di Palermo, il WWF Italia, Legambiente Sicilia, la LIPU, l’ENPA e la LNDC ANIMAL PROTECTION hanno impugnato il calendario venatorio della Regione siciliana per la stagione venatoria 2021/2022. In particolare, le associazioni ambientaliste chiedevano l’annullamento del calendario venatorio nella parte in cui disponeva l’apertura generale della caccia, nonché nella parte in cui disponeva diverse preaperture, ed infine nella parte in cui disponeva l’apertura della caccia al coniglio.

Alla camera di consiglio fissata per la trattazione dell’istanza cautelare, svoltasi il 27 ottobre 2021, il TAR ha sostanzialmente respinto tutte le richieste delle associazioni ambientaliste, accogliendo solo quelle relative alla limitazione del prelievo venatorio della Tortora Selvatica, alla limitazione del prelievo venatorio della specie Beccaccia dal 1° al 10 gennaio 2022, ed alla preclusione dell’attività venatoria su terreni direttamente interessati da incendi.

Per tutte le altre specie ed al di fuori dei terreni direttamente colpiti da incendi l’attività venatoria potrà proseguire nei termini già disciplinati dal calendario venatorio”.