Giornata mondiale delle vittime dell’amianto. Dimenticata un‘emergenza sanitaria e ambientale

“Avremmo voluto celebrare la giornata mondiale vittime dell’amianto –  dichiara Tommaso Castronovo, responsabile rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia – potendo dire che la Regione Siciliana aveva finalmente un Piano Regionale Amianto ma, inspiegabilmente, sono passati 6 mesi dalla definizione della procedura della VAS e dal decreto dell’Assessore all’Ambiente che ha espresso parere favorevole, recependo le osservazioni presentate dalla nostra associazione e quelle dell’ARPA. La realtà è, invece, che ancora il Piano non è stato adottato dal Presidente della Regione”.

Senza questo passaggio formale e sostanziale gli strumenti previsti dal Piano – la pianificazione delle celle dedicate e degli impianti, censimento e mappatura dei siti contenti MCA, formazione e informazione sui rischi derivanti dall’esposizione alla fibra killer, incentivi per la rimozione e smaltimento a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente – rimangono solo un esercizio di stile. Eppure l’amianto rimane un’emergenza ambientale e sanitaria di primissimo rilievo, come testimoniano le denunce sui diffusi abbandoni di materiali in cemento amianto nelle campagne e, soprattutto, il numero sempre crescente di mesoteliomi contratti negli ultimi anni dalle persone.

Di fronte a questo immobilismo, i dati non possono che continuare ad essere sconfortanti ed allarmanti:

solo 101 Comuni hanno presentato un piano comunale e, di questi, solo una trentina sono redatti secondo i criteri previsti;

solo 13.252 edifici residenziali e 632 scuole pubbliche sono stati censiti con presenza di cemento amianto;

rimosse solo 22.000 tonnellate di cemento amianto.

Eppure si stima che in Sicilia ci siano oltre 1 milione di mc di MCA e, procedendo agli attuali ritmi di smaltimento e bonifica, ci vorranno 50 anni per rimuovere tutto l’amianto presente.

Ed è altrettanto evidente che la gran parte degli interventi in edilizia che sarà interessata dal superbonus e sisma bonus riguarderà il patrimonio immobiliare esistente, in gran parte costruito tra gli anni 60 e 90 nei quali si è fatto largo uso del cemento amianto.

“Siamo molto preoccupati di fronte all’inerzia del Presidente della Regione – conclude Gianfranco Zanna Presidente di Legambiente Sicilia – che conferma ancora una volta, al di là dei roboanti annunci, che la tutela della salute pubblica e dell’ambiente non è stata e non è una priorità per questo governo regionale”.