Capo d’ Orlando : L’ Assessore Rosario Milone replica all’ Asd Costa d’Orlando sul presunto mancato utilizzo del PalaValenti

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“Una polemica montata ad arte a soli fini politici. Peccato, però, che la campagna elettorale sia finita da un pezzo e solo qualcuno non se ne sia accorto”. Così l’Assessore allo Sport e Turismo Rosario Milone replica alle accuse lanciate su Facebook dalla Asd Costa d’Orlando sul presunto mancato utilizzo del PalaValenti per gli allenamenti della squadra di basket nelle giornate di ieri e oggi. “Non merita risposta l’affermazione sulle poche strutture di Capo d’Orlando, che è una delle capitali siciliane dell’impiantistica sportiva. Invece,quanto alla disponibilità del PalaValenti – afferma l’assessore Milone – le procedure sono state rispettate in pieno, ma qualcuno ha fatto finta di non capire. Già otto giorni fa la comunicazione della disponibilità concessa per effettuare un saggio di danza al PalaValenti è stata inoltrata dagli uffici comunali al concessionario della struttura che, secondo quanto previsto nelle disposizioni per l’utilizzo degli impianti, ha provveduto ad affiggere il relativo avviso nella bacheca del Palasport. Altre società che utilizzano il PalaValenti l’hanno letta e si sono organizzate di conseguenza. Inoltre – afferma ancora l’assessore Milone – l’Asd Costa d’Orlando non dice che aveva ottenuto, grazie all’intermediazione del sottoscritto e degli uffici comunali, la disponibilità sia del PalaTartarughino per organizzare la festa delle giovanili, sia del PalaFantozzi per effettuare l’allenamento della prima squadra che, infatti, si è svolto regolarmente ieri sera alle 20,30.
Si è trattato quindi solo di un agguato social, una polemica evidentemente strumentale montata da chi disconosce l’impegno degli uffici comunali coordinati da Pippo Munafò che hanno rispettato in pieno il regolamento. Sorridiamo e andiamo avanti con la serenità di sempre – conclude l’assessore Milone – gli insulti ricadono sulla testa di chi li lancia. Non accetto accuse di inefficenza da nessuno. I fatti parlano per me”.